macho free zone - versione 2006
Sexyshock invita donne e uomini a discutere e costruire il progetto
Macho Free Zone - Zone libere dal machismo, un progetto sulla sicurezza delle donne in città.
Lunedì 18 settembre alle 21, presso Betty&Books in Via Rialto, 23/a - Bologna
In questi ultimi mesi il problema della violenza verso le donne in città sta tornando prepotentemente alla ribalta. Siamo consapevoli che non è l'attenzione mediatica dedicata alla violenza verso le donne il termometro con cui valutare
l'ampiezza e la profondità di questo fenomeno, ma allo stesso tempo questo momento di attenzione collettiva può dare nuovamente il via (e a noi l'ha dato) ad uno spazio pubblico e partecipato di discussione.
Lunedì 18 settembre alle 21, presso Betty&Books in Via Rialto 23/a - Bologna.
incontro pubblico di partecipazione al progetto Macho Free Zone.
Macho Free Zone lavora sull'immaginario utilizzando gli strumenti della comunicazione come forme di prevenzione alla violenza, un'elaborazione collettiva e partecipata di donne, e uomini, nei singoli territori e quartieri.
Tre ci sembrano, principalmente, le coordinate su cui riflettere e
lavorare: l?immaginario, la sicurezza e la città.
Immaginario
L'immaginario legato alla violenza sessuale - dallo stupro alle molestie nei luoghi pubblici chiama in causa da un lato un modello culturale machista, che considera ancora il corpo delle donne di pubblica disponibilità, dall'altro lato un modello, altrettanto sbagliato, che considera le donne, uno degli anelli deboli della
società, da salvare, individui "a metà" incapaci di reagire alla paura e alla violenza. Secondo noi fuori da questi modelli, ci sono le donne capaci di ridefinire il significato sociale di violenza, donne responsabili di se stesse e della sicurezza delle altre donne, protagoniste nell'immaginare nuove politiche e buone prassi per contrastare la violenza.
Città
Ci sembra fondamentale, oggi, in questo clima cittadino di ri-definizione dello spazio pubblico ripensare lo spazio urbano attraverso i nodi delle relazioni, della partecipazione e della socialità delle donne come suggestioni e strumenti possibili per contrastare la violenza e per creare quella città accogliente e partecipata che è il miglior antidoto ad ogni forma di aggressività e di machismo.
Security or Safety
In inglese esistono due parole per tradurre il concetto di sicurezza:
una è security che indica la sicurezza come controllo sociale e la militarizzazione del territorio che - chissà, forse per assonanze linguistiche- è in linea di continuità con il significato italiano.Poi esiste safety che definisce la vivibilità e la sostenibilità urbana, il trovarsi a proprio agio in un luogo o in una città, il
sentirsi al sicuro. E' il concetto di safety che ci sembra brancolare nel buio. Per costruire una definizione ed immaginare delle pratiche di safety partiremo dai quartieri che sono quei centri nevralgici, molto spesso sottovalutati dove si
svolge la quotidianità e sulla quale si può intervenire.
I primi 3 Quartieri su cui lavoreremo a partire da metà ottobre sono:
San Donato, San Vitale, Savena
in collaborazione con Comunicattive, Associazione Armonie, e Orfeo Tv
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